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Il sistema di filtraggio
adottato segue il metodo berlinese, cioè si basa principalmente
su:
Nell'acquario
sono stati inseriti 90 kg di rocce indonesiane. Il lavoro
effettuato dai batteri presenti sulle rocce vive viene aiutato
dal sistema di filtraggio alloggiato sotto la vasca principale.
Nella foto a destra (scattata togliendo il pannello posteriore
del mobile) è visibile la vaschetta a scomparti (sump) con gli impianti di filtraggio e,
sulla sinistra, la vasca-serbatoio per l'acqua osmotica
necessaria ai rabbocchi. Notare che entrambe le vasche sono state
graduate con segni di pennarello coperti da plastica adesiva
trasparente. Ciò consente un immediato controllo dei livelli..
Ecco, visto da sopra, come è stato organizzato lo spazio nel vano interno del mobile
|
.
L'acqua cade dall'acquario nel pozzetto di tracimazione e scende nella vaschetta filtri attraverso un tubo in
PVC. All'ingresso della vaschetta a scomparti, subito dopo i due riscaldatori, c'è un prefiltro meccanico costituito da uno strato di lana di perlon a maglia larga.
Il cuore del sistema di filtraggio è costituito da uno schiumatoio: dopo aver trattato l'acqua,
la rilascia in prossimità dell'ingresso della pompa di ritorno in vasca. Nella foto, da sinistra, sono
visibili il tubo grigio in PVC di scarico, il prefiltro meccanico di lana di
perlon verde, lo schiumatoio, la pompa principale e i supporti dei due interruttori
galleggianti realizzati in plexiglass: il primo serve a comandare il rabbocco
automatico con acqua osmotica, l'altro a proteggere la pompa dal funzionamento
a secco.
.
Ecco nel dettaglio
lo schema del filtro prima da un lato e, poi, da sopra.
Nel filtro, saltuariamente viene utilizzato del carbone attivo ma senza forzarvi il passaggio dell'acqua. Nel periodo di maturazione sono state utilizzate resine della Coralife per abbattere un carico eccessivo di Fosfati. Solo in caso di necessità (malattie o parassitosi) viene installata una lampada battericida UV alimentata da una propria pompa.
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©
Alberto Scapini -1998
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