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Ecco uno schema semplicissimo
ed economico per realizzare un osmoregolatore, cioè un sistema in grado
di rabboccare in maniera automatica l'acqua che ogni giorno evapora dall'acquario,
specialmente nelle vasche aperte.
Il materiale occorrente:
La costruzione:
Cominciamo con la parte elettrica. E' semplicissima, ma occhio ai contatti e alle saldature. Un polo del filo elettrico (il blu del disegno) va collegato da una parte alla spina e dall'altra alla presa. L'altro polo (il verde) va collegato da un lato alla presa e dall'altro lato a uno dei due capi dell'interruttore galleggiante. L'altro capo dell'interruttore (rosso) va collegato al contatto della spina rimasto libero.
1) Spina che va alla rete 220 v.
2) Interruttore
galleggiante di tipo verticale.
3) Presa di
alimentazione della pompa.
4) Pompa con
il suo cavo e la spina.
Se esiste una vaschetta filtri,
la sistemazione ideale per l'interruttore galleggiante è all'interno di questa.
Non sarà difficile costruire una piccola staffa di supporto. Nella foto, ecco la staffa che
ho realizzato io in plexiglas. In alternativa, si può alloggiare l'interruttore in un angolo della vasca principale.
Sottolineo che sarebbe molto meglio installarlo nella vaschetta filtri (se esiste)
perché (avendo questa un volume d'acqua minore) a parità d'evaporazione l'abbassamento
del livello è maggiore e dunque il sistema di rabbocco automatico diventa molto
più sensibile. Una volta installato l'interruttore, occorre tararlo in altezza in maniera tale che il circuito
sia aperto in condizioni normali e si chiuda (cioè faccia contatto e
quindi azioni la pompa) quando l'acqua scende sotto il livello stabilito.
A questo
punto è possibile inserire la pompa nella vasca serbatoio per l'acqua
osmotica. Vi si collega il tubo e lo si fa
arrivare fino alla vaschetta filtri (sempre se esiste) oppure
all'acquario vero e proprio. Si sistema il tubo in maniera da
fissarlo stabilmente. Si riempie il serbatoio d'acqua
osmotica. Si collega la pompa alla presa
volante e la spina alla corrente. Il gioco è
fatto: l'impianto è già pronto per entrare in funzione.
Due avvertenze:
Solo due raccomandazioni. Molto importanti però. Occhio a come e dove si installa la parte elettrica: l'acqua (specialmente se salata) e l'elettricità costituiscono un'accoppiata molto insidiosa. Invito dunque, ancora una volta, ad effettuare tutti i collegamenti e le saldature elettriche con la massima attenzione, magari facendosi seguire da qualcuno del mestiere. Tutti i contatti, alla fine, devono risultare perfettamente stagni. Allo scopo si possono utilizzare guaine per elettricisti in PVC sigillandone gli estremi con abbondante colla Tangit. Meglio sarebbe - ripeto - utilizzare la pompa a bassa tensione alimentata da un trasformatore. Ciò eviterebbe ogni rischio di scossa elettrica.
Occhio a tubi
e livelli. Tenete sempre presente il vecchio principio dei vasi comunicanti studiato alle medie. Dunque, la
bocca del tubo di rabbocco NON deve assolutamente
essere fissata immersa sotto il pelo dell'acqua della vasca dove scarica: in
questo caso, quando la pompa ha terminato il rabbocco, l'acqua invertirebbe il flusso e svuoterebbe l'acquario. Risultato:
casa allagata. Inoltre la bocca del tubo NON
deve neppure trovarsi ad un livello inferiore del livello dell'acqua nel serbatoio:
se così fosse, quando la pompa si ferma, l'acqua continuerebbe ad uscire lo
stesso fino a raggiungere il livello della bocca del tubo di uscita. Risultato:
vedi sopra. In casi particolari, se per esempio la «logistica» dell'impianto
non permette di rispettare i livelli nel modo indicato, il problema del riflusso
può essere risolto utilizzando delle valvole di non ritorno.
... e una finezza:
Se poi si vuole, si può
aggiungere al sistema una finezza. Basta acquistare un secondo interruttore
galleggiante, infilarlo nel serbatoio dell'acqua osmotica e collegarci una micro
lampadina da 220 volt oppure (meglio) a bassa tensione seguendo lo schema elettrico
illustrato sopra (la lampada, ovvio, prende il posto della pompa). In questo
modo avremo una spia luminosa che avverte quando il serbatoio
entra in riserva.
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Pagina realizzata il 29 aprile 1999
©
Alberto Scapini -1998
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